
Ti racconterò di me,
amore mio,
ti racconterò
di averti cercata dove non eri
per non trovarti,
per far ancora un po’ di male a me stesso,
di averti spinta via
perchè non mi sono mai amato abbastanza.
Ti ho pensata nei viaggi interminabili,
attimo dopo attimo,
in dialoghi immaginari e baci sognati.
Ti ho rivista
nei tasti di un pianoforte
che non so suonare,
nei calici di vino che tintinnano,
nel bagliore delle luci di festa,
nello schiaffo a mano aperta
di un profumo,
nello sguardo ambiguo
di una donna senza amore.
Ti ho vissuta ogni momento
attraversando i miei dolori,
trasponendoti su carta,
trasformandoti in lacrima.
Ti ho riposta
nel cassetto dei ricordi più importanti,
in disordine fra i sentimenti.
Ti ho sentito sulla pelle,
dentro e fuori dagli occhi,
come i tuoi baci sulle palpebre
mentre mi carezzavi il viso.
Ti ho descritta con mille parole,
nelle notti di rancore con il mondo,
accompagnato da un calice e mille sigarette.
Ho cercato risposte in questo mondo ed anche oltre,
dovunque e ovunque tu non eri,
per non trovarti,
per cercare di capirti,
per rendere la pace al mio cuore,
per ricominciare a vivere.